Il piano nazionale Industria 4.0 prevede alcuni incentivi fiscali riservati alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate sul territorio italiano.
A partire dal 2015, sono state pubblicate diverse leggi e normative riguardanti le agevolazioni fiscali ed i crediti d’imposta presenti nelle leggi di bilancio degli esercizi successivi. Per accedere a queste agevolazioni bisogna però soddisfare i requisiti macchinari industria 4.0. Sostanzialmente possiamo far riferimento all’impianto tecnico di base in materia dell’industria 4.0, definito con la legge del 2016. Le leggi di Bilancio successive non modificano l’impianto tecnico di base, ma creano una stratificazione di casistiche di natura normativa:
- Per i beni acquistati dal 2016 al 2019 (compreso) vige l’articolo 1, comma 8-13, della legge n.232 del 2016 (legge di Bilancio 2017)
- Per i beni acquistati nel 2020 vige l‘articolo 1, commi 184-197, della legge 160/2019 (legge di Bilancio 2020)
- Per i beni acquistati nel 2021 vige l’articolo 1, commi 1051-1063, della legge 178/2020 (legge di Bilancio 2021)
Nel periodo 2016-2019 è stata fatta una distinzione tra la legge sull’industria 4.0 (super ammortamento ed iperammortamento) e il Credito d’Imposta per la Ricerca e Sviluppo (CIRS).
Nella tabella sottostante, a titolo riassuntivo, è riportata una descrizione di massima delle normative e delle relative agevolazioni fiscali. Per una visione più dettagliata e approfondimenti si raccomanda di visionare gli opportuni documenti legislativi e/o consultare gli esperti di finanza agevolata.
Requisiti macchinari industria 4.0 per iperammortamento
Anni 2016 – 2019 | Anno 2020 | Anno 2021 |
Super Ammortamento 140% | CIRS miglioramento Prodotto 12% | CIRS miglioramento Prodotto 20% |
Iperammortamento 250% | CIRS miglioramento Processo 6% e 10% se industria 4.0 | CIRS miglioramento Processo 10% |
CIRS Prodotto e/o Processo 50% | CIRS miglioramento Design 10% | CIRS miglioramento Design 15% |
Requisiti macchinari per industria 4.0
In questo articolo descriviamo le specifiche funzionali presenti negli allegati A1, A2, A3 e B della legge sull’industria 4.0, definendo le caratteristiche tecnico-scientifiche che i beni materiali devono possedere per poter rientrare nel piano europeo “Industria 4.0”
- Allegato A1: Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti
- Allegato A2: Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità
- Allegato A3: Dispositivi per l’interazione uomo-macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del lavoro in logica 4.0
- Allegato B: Beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi ad investimenti in beni materiali Industria 4.0
Ogni bene materiale presente negli allegati A1, A2, A3 deve essere interconnesso per lo scambio di informazioni con i sistemi informativi aziendali interni e/o esterni per mezzo di protocolli standard internazionali (rif. Circolare N.4/E del 30/03/2017 – pag 59/110).
Esempio:
Un macchinario appartenente ad una delle categorie specificate nell’allegato A1 interconnesso con il sistema MES (software citato nell’allegato B) localizzato sul server aziendale che abbia un indirizzo IP specifico, tramite collegamento di rete ethernet con il protocollo HTTP, può scambiare in maniera bidirezionale diverse informazioni in lettura [numero pezzi prodotti, stato macchina e eventuali allarmi etc] e in scrittura [consenso alla partenza, codice commessa, ricetta e/o part program]. I requisiti a cui il bene deve rispondere sono spiegati di seguito.
Requisiti beni strumentali industria 4.0
In particolare ci soffermeremo sull’allegato A1: “Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti interconnessi con i beni immateriali descritti nell’Allegato B“.
Specifiche tecnico-funzionali di un bene strumentale per industria 4.0
Per i beni materiali presenti nell’Allegato A1 sono obbligatori i seguenti requisiti tecnici:
- Controllo e azionamento del macchinario per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller).
- Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica, con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program. Il sistema informativo aziendale è un sistema centralizzato per la gestione della produzione, per la raccolta delle informazioni dalle macchine.
La normativa prevede la predisposizione della macchina da remoto attraverso il sistema informativo centralizzato, ovvero la macchina deve poter essere configurata e pronta per un’operazione, senza l’intervento dell’operatore. Gli azionamenti della macchina invece devono essere eseguiti dall’operatore in loco per motivi di sicurezza. - Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo. Ogni macchinario presente in azienda, infatti, oltre a scambiare informazioni con il sistema informativo aziendale, deve essere collegato ad un sistema logistico della fabbrica oppure alla rete di fornitura.
La connessione al sistema logistico può essere fisica o/e informativa, sviluppata in modo da poter consentire l’approvvigionamento automatizzato. Se il macchinario è rifornito dal magazzino interno all’azienda, è necessario un collegamento con il sistema interno; se l’approvvigionamento è gestito da un fornitore esterno, l’informazione sul fabbisogno del materiale deve essere trasferita al fornitore in modo da garantire la non interruzione della produzione.
Nella nostra esperienza ci sono stati casi in cui una macchina era già dotata di un software tramite cui gestire le informazioni e le impostazioni del macchinario. Bisogna sottolineare, però, che in questo caso il software specifico difficilmente può essere classificato come un sistema centralizzato, in quanto non consente lo scambio di informazioni con altri macchinari e quindi non è conforme alla legge in esame. Il sistema informativo aziendale ha requisiti specifici ben spiegati in questo articolo. - Interfacce tra uomo e macchina semplici ed intuitive. Ogni macchinario presente in azienda deve possedere un’interfaccia, cioè un sistema che consente all’uomo di interagire con il macchinario su cui è installato, controllando, per esempio, i parametri di processo, oppure immettendo dei comandi. L’interfaccia deve essere chiara e facile da usare, in modo da non trarre in errore l’operatore.
- Rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.
Inoltre devono essere presenti almeno 2 su 3 delle successive caratteristiche:
- Sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto
- Monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori ed adattività alle derive di processo
- Caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyber fisico)
Autore Karim Zaitov
Copywriters Federica Rota e Antonella Pace